Quando un secolo fa i Romani misero piede nella nostra isola i Corsi, amanti della libertà, combatterono una battaglia dura e sanguinosa. Siamo nel 172 a.C. ~ l’esito del combattimento era talmente incerto che Cicereio al comando dell’armata romana, fece voto di innalzare un tempio a Giunone Moneta affinché gli assicurasse la vittoria.
I Romani ebbero la meglio e pare che Cicereio per assolvere il suo voto, anche se non fece costruire un tempio a Moneta, le fece erigere una stele; è la “Petra a Moneta”, la stele di Moneta ai confini di Ostriconi. Il sito porta ancora il suo nome.
La porta della regione di Balagna era ormai aperta e da “Petra a Moneta” alla torre di Marghja, troviamo ovunque tracce della presenza romana. Giove dall’alto della sua montagna : “u monte Jove” presiede al destino d’Olmia con Mercurio in secondo piano: “U capu di Mercuriu”.
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